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Dall’Industria 1.0 all’Industria 4.0

2023-11-20

L’industria 4.0 si riferisce alla quarta rivoluzione industriale, un concetto introdotto per la prima volta alla Fiera di Hannover nel 2011 e basato sull’iniziativa strategica per la futura politica industriale da parte del governo tedesco. Si riferisce specificamente all’integrazione di tecnologie intelligenti con processi di produzione fisici e digitali per creare un ambiente industriale intelligente altamente interconnesso, automatizzato, basato sui dati ed efficiente.


Industria1.0


La meccanizzazione, segnata dalla macchina a vapore, prevedeva la guida delle macchine con la forza del vapore invece del lavoro umano. Si riferisce alla rivoluzione industriale iniziale avvenuta alla fine del XVIII secolo in Inghilterra. Questa fu la prima volta che l'acqua e l'energia del vapore furono utilizzate per la produzione di massa, invece che per il lavoro fisico di esseri umani e animali. Il settore manifatturiero ha compiuto un enorme passo avanti grazie alla potenza dei macchinari, trasformando profondamente la società. Da questo momento in poi l'artigianato si separò dall'agricoltura e si trasformò ufficialmente in industria.


Industria 2.0


L'elettrificazione, caratterizzata dall'applicazione diffusa dell'elettricità, prevedeva l'uso dell'energia elettrica per azionare le macchine invece della forza del vapore. Un secolo dopo, l’Industria 2.0 è emersa con l’avvento delle catene di montaggio e dell’uso di petrolio, gas naturale ed elettricità, nonché di tecnologie di comunicazione avanzate come il telefono, consentendo ulteriori miglioramenti nella produzione. In una certa misura, l’automazione è stata introdotta nel processo di produzione. Da allora in poi la produzione dei componenti e l'assemblaggio dei prodotti furono divisi, segnando l'era della produzione di massa nell'industria.


Industria 3.0


L’automazione, caratterizzata dall’applicazione di PLC (controllori logici programmabili) e PC, si riferisce all’avvento dei computer a metà del XX secolo, quando la digitalizzazione, le telecomunicazioni e l’analisi dei dati influenzarono ulteriormente la produzione. Da allora in poi le macchine si sono fatte carico non solo di gran parte del lavoro fisico umano, ma anche di una parte del lavoro mentale. Con la digitalizzazione delle fabbriche e l’uso di controllori logici programmabili (PLC), l’automazione è avanzata ulteriormente, consentendo l’automazione di più processi e l’inizio della raccolta di dati di base. Di conseguenza, la capacità di produzione industriale ha superato la capacità di consumo umana, inaugurando un’era di capacità produttiva in eccesso per l’umanità.


Industria 4.0


Industria 4.0, ovvero la Quarta Rivoluzione Industriale. Le fonti variano in base alla data di inizio ufficiale dell’Industria 4.0, ma a un certo punto, tra il 2011 e il 2016, la produzione è stata influenzata da una nuova ondata di progressi tecnologici guidati dai dati, dall’aumento dei livelli di automazione e dalla creazione di macchine e fabbriche intelligenti. Attualmente stiamo ancora vivendo una trasformazione fondamentale nel modo in cui le macchine sono interconnesse tramite Internet, uno stato noto come automazione completa e informatizzazione parziale.


Stiamo vivendo l’Industria 5.0?



Alcuni esperti ritengono che l’emergenza della pandemia di COVID-19 abbia accelerato il passaggio all’Industria 5.0. Dan Gamota, vicepresidente di produzione, tecnologia e innovazione di Jabil, ha scritto: “La quinta rivoluzione industriale si sta spostando dal concentrarsi sulle esperienze digitali alla ripresa del controllo da parte degli esseri umani. Il risultato unirà le competenze e la velocità dell’automazione con il pensiero critico e creativo degli esseri umani”.


L’Unione Europea prevede che l’Industria 5.0 darà priorità al “benessere dei lavoratori” e adotterà un approccio socializzato alla produzione. Influenzata dalla necessità di ridurre le emissioni di carbonio e dalla necessità dei lavoratori di trovare nuove modalità di coinvolgimento, connessione e completamento del lavoro, la nuova rivoluzione industriale sarà incentrata sull’uomo.


Sebbene gli esperti prevedano che la quinta rivoluzione industriale sarà incentrata sull’uomo, questo cambiamento sarà comunque guidato dalla tecnologia. L’apprendimento automatico fornisce una soluzione, con la robotica e gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale che potenzialmente riducono al minimo lo stress dei lavoratori e massimizzano la produttività, coprendo attività manuali ripetitive che potrebbero portare al burnout dei lavoratori.


Gamota ha scritto: “Si prevede che la convergenza tra cognizione umana e intelligenza artificiale genererà una moltitudine di nuovi casi d’uso nel prossimo futuro, con infinite possibilità se pensiamo alle persone che lavorano fianco a fianco con robot collaborativi, assistenti virtuali, gemelli digitali e robot collaborativi. avatar o vivere esperienze davvero coinvolgenti in modi che non erano del tutto immaginabili prima del COVID-19”.


Oltre all’AR e alla VR, si prevede che l’apprendimento automatico e la robotica basata sull’intelligenza artificiale svolgeranno un ruolo significativo nell’Industria 5.0. Queste tecnologie consentono alla produzione di ottimizzare i risultati riducendo al minimo la necessità di intervento umano nell’assemblaggio e nella produzione.


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